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Recensione di “Il rosmarino non capisce l’inverno”

Cari lettori, ultimamente (per fortuna) si legge e si sente parlare sempre di più della donna, della sua figura, dei suoi diritti, del rispetto che merita.

Mentre ero in aeroporto ho trovato questo romanzo di Matteo Bussola e non ho resistito.

L’autore porta al lettore tantissime esperienze di vita di donne e le intreccia l’una all’altra senza che il lettore se ne renda conto (all’inizio).

Troviamo i dolori per un tumore, i lutti, le difficoltà con i genitori, l’amore, la sessualità, il lavoro, la vita famigliare e tanto altro.

Ogni personaggio è protagonista.

Si denota quanto ogni vita sia più interconnessa di quanto crediamo e come la vita segni e ci caratterizzi più di quanto crediamo.

Scopriamo che non siamo sole, che nessuno lo è… capiamo l’importanza dell’aiuto, del sostegno, del rispetto e dell’ascolto.

Ci rendiamo conto di quanto noi donne siamo spesso ancora sminuite, svilite, annientate.

Questa raccolta di vite è un estratto di molte realtà anche spesso taciute e Matteo Bussola rende omaggio al nostro essere, al nostro cuore, al nostro intelletto.

Ritengo che questo suo testo possa esser interpretato sotto molteplici punti di vista e, in ognuno di essi, trasmette, segna e coinvolge.

Con la sua scrittura sciolta, sinuosa, realistica e psicologica, l’autore incanta e descrive, narra e crea immagini… ma soprattutto emozioni e lacrime.

Ci si rivede sicuramente in qualche protagonista e il finale lascia con un senso d’amore ma anche di dolore.

Un libro commovente e contemporaneo.

Alla prossima recensione, la vostra Ele