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Recensione di “Parlerò di te”

Buongiorno cari amici, chi di noi non ha vissuto l’amore? Chi non si è fatto mancare il fiato davanti a una dedica? Credo che abbiamo amato almeno una volta o, quantomeno, desideriamo l’amore.

Ecco, questa nuova raccolta poetica di Bruno Mohorovich parla proprio dell’amore; quel sentimento immenso rivolto, in questo caso, a una donna.

Questa raccolta poetica si apre con la presentazione di Sergio Tardelli e la prefazione di Guido Buffoni; tali esplicazioni, descrizioni, analisi e opinioni sono davvero ineccepibili e annunciano (dando qualche spunto) quali liriche troveremo nelle pagine successive e sono un vero omaggio (del tutto meritato) all’autore e al suo modo di trasmettere e descrivere.

Parlerò di te” è una intensa immersione nella dolcezza e nel romanticismo dell’amore per una donna che, nelle poesie di Bruno, rappresenta la figura ideale, immaginifica, perfetta nel mondo delle emozioni.

Come ben sapete, creare immagini in poesia è davvero difficile ma Bruno non pecca mai; descrive, trasmette, racconta con una delicatezza quasi impercettibile.

Prende in prestito la natura dipingendo quadri emozionali e introspettivi: le piante, il cielo, le stelle, la luna e il mare diventano tutto ciò che si può immaginare nel descrivere con amore, l’amore.

Ecco l’amore, quante sfaccettature ha questo sentimento che scombussola anche i cuori più gelidi?

L’autore ha creato un’ode all’amore: amore espresso sotto forma di devozione, di ideali, di perfezione, di ricordi, di necessità, di fusione, di amore a ogni età e di legami vitali; il tutto senza dimenticare le varie sfaccettature che tutti noi sappiamo esserci in questo vulcano di vita amorosa.

Mentre leggevo le poesie mi sembrava di vedere l’autore seduto in riva al mare, con carta e penna alla mano, mentre alternava lo sguardo all’orizzonte al foglio che riempiva di queste delicate opere.

Tante poesie, con tante descrizioni, tanti frammenti di questo sentimento ma, personalmente io ci ho visto anche un’unica, immensa poesia dedicata a questo sentimento che spesso non viene più coltivato veramente.

Un elogio, un inchino all’amore verso la donna, quindi, scaturisce un messaggio ambivalente: vivere l’amore segna paura e con infinito romanticismo e rispettare quella creatura che è la donna e che dona vita e infinite emozioni.

Alcune suoi versi – come la copertina stessa- sono anche rappresentati da dei dipinti di Mara Pianosi; ogni sua creazione infonde dolcezza, delicatezza, passione, bravura ma soprattutto poeticità. I dipinti rappresentano pienamente ciò che l’autore descrive in versi e si fondono creando opere di un’elevazione ancora maggiore.

Parlerò di te” è una delicata raccolta che descrive un delicato e immenso sentimento.

P.S.: Permettetemi di consigliarvi di leggere queste poesie ascoltando una delle melodie di Yiruma, partendo da “May me”.

Alla prossima recensione

La vostra Ele