Ecco, in queste pagine, tra assassini, malattie mentali, problemi di droga e di autostima, gli autori portano in evidenzia come il silenzio e i segreti anche innocui possano scatenare una serie di situazioni e reazioni che degenerano in qualcosa di instabile e lacerante che porta a gesti estremi.
Il testo è intriso di psicologia, di dolore e sofferenza; delinea come il nostro passato e i nostri ricordi scavino radici nel nostro profondo accentuando le nostre debolezze.
A sorprendere è l’amore, l’amore e l’odio che permeano queste pagine senza che ci si accorga della loro presenza costante riversata in tante forme.
Il finale mi ha resa triste, ma forse è più reale di quanto sembri perché non tutto può sempre finire come nei film e nei libri; qui gli autori hanno disarcionato le regole creando un finale degno di stupore.
Forse mi odierete ma, sia per il titolo sia per la composizione stessa, Ossessione di Allevi è la canzone perfetta per questo romanzo.
Ora vi auguro di nuovo una serena Pasqua e vi mando il mio consueto abbraccio
La vostra Ele