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Recensione di “Che razza d’amore”

Ciao amici, buongiorno.

Come sapete io amo i miei tre cani e sono parte integrante della mia famiglia ed è grazie a uno di loro, la cucciola Nala, che ho potuto conoscere di persona Andrea Grisi, alias Doctor Dog.

Seguo Andrea sui social da anni e amo il suo modo d’approcciarsi ai cani così l’ho contattato subito per addestrare la nuova arrivata di casa e, tra un addestramento e l’altro, ho scoperto il suo secondo libro.

Sarò sincera come sempre, me lo ha regalato venerdì e io lo avevo infilato sotto la pila dei prossimi libri per rispettare l’ordine di lettura dei testi che mi stanno affidando gli autori e le case editrici ma lunedì sera mi sono vista la sua intervista per la Microeditoria di Chiari ed è colpa sua se gli ho fatto scavalcare la fila e mi sono messa subito a leggerlo.

Che razza d’amore è un bellissimo gioco di parole come titolo ma soprattutto è una raccolta di racconti (e consigli) con protagonisti vari cani.

Partiamo dal principio che ogni racconto narra una situazione realmente vissuta dall’autore e che, chi lo conosce (o lo sta conoscendo, come me) lo sa, rispecchia l’animo, la sensibilità e la prospettiva reale di Andrea tanto che mi sembrava d’averlo di fronte a raccontarmi a voce queste sue esperienze.

Attraverso questi dieci differenti racconti, l’autore ci parla di storie di vita che riguardano la disabilità, il bullismo, la solitudine, il lutto e molto altro.

Queste storie mi hanno commossa, ognuna per un motivo differente, per come trasmettono empiricamente le emozioni e per i temi trattati.

Prima che pensiate a un’opera scritta per auto-promozione, ci tengo a farvi sapere che sinceramente traspare la sua immensa competenza nell’educare un cane ma soprattutto si evince come un animale possa davvero fare la differenza per una persona e/o una famiglia.

Credo che lui non abbia bisogno di farsi pubblicità per ricercare clienti ma sono convinta che il suo scopo sia proprio quello di trasmettere amore per i cani e per il suo lavoro che lo porta ad esser anche un pò psicologo e di certo un amico.

Ogni racconto è poi correlato da un insegnamento specifico riferito a come accudire ed educare il cane ma non si tratta di regole (non me ne voglia Andrea) ma di consigli da chi è competente e che desidera solamente che ognuno di noi sappia convivere amorevolmente con il proprio cane.

Un libro davvero dolce e ricco di emotività che sinceramente non mi aspettavo.

Una serie di racconti da poter leggere anche a dei bambini amanti dei cani ma soprattutto a noi adulti che spesso non capiamo davvero cosa significhi averne uno.

Davvero una piacevole scoperta che mi ha lasciato il cuore colmo di emozioni che ho divorato sorseggiando un caffè mentre le tre dolcissime pesti mi facevano compagnia.

Ed ora corro ad allenare Nala o Andrea venerdì mi sgriderà!

Ps: lo spazio tra un post-it e l’altro è colpa di Nala ha cercato di mangiarmeli mentre scattavo la foto, urgono regole!

Un abbraccio

La vostra Ele