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Recensione di “Gli Iperborei”

Buongiorno cari lettori, quando l’addetta stampa della Bompiani mi ha proposto questo libro, non ho potuto -né voluto- rifiutare quest’immensa opportunità.

Ci troviamo ai giorni d’oggi a scontrarci con cinque ragazzi di oggi: cinque persone della città bene, con tutti i privilegi possibili, con vite da sogno, corpi da creare invidia e sconcerto anche, strade già segnate.

Cinque persone che hanno circa la mia età e dietro le quali l’autore mostra il nero, l’oblio, il nero, i dolori, i problemi, i segreti, le malignità.

Cinque vite differenti ma collegate che vengono descritte mettendo allo specchio la generazione più grande, quella genitoriale, che ha generato e plasmato (forse) i figli e che guarda -quasi impassibilmente- le loro azioni e l’incessante andare alla deriva come barche sole e disarcionate in mare aperto.

Gli iperborei” mi ha lasciata spiazzata.

Fin dal primo capitolo, l’autore ha saputo agganciarmi alla trama, catturarmi, farmi immedesimare e vivere ciò che narrava.

Ho divorato queste poco più di 200 pagine in davvero poche ore sfruttando ogni secondo libero tanta è la capacità narrativa e la perfezione della trama.

Pietro Castellitto -che potrebbe benissimo esser un protagonista (come me del resto) data l’età- ha saputo narrare una parte della generazione di oggi e della psiche che aleggia in molti nostri coetanei; il tutto portando in analisi implicita tutta la società e la famiglia sia di ieri che di oggi.

Con uno stile direi sprezzante, un’ironia spesso sottile e poco percepibile (complimenti), una profondità e uno spessore ben disseminati nel testo… ma soprattutto con una psicologia estrema e moderna, l’autore ha davvero sbalordito con questo suo romanzo (ed è solo il suo primo).

Davvero, non saprei che altri complimenti esprimere.

Mi ha lasciata senza parole. 

Credo che sia uno dei libri migliori di questo anno.

Vi è una contrapposizione continua, una riflessione che scaturisce di pagina in pagina, una psicologia descrittiva che è delicata quanto profonda, una perfezione scrittoria direi quasi maniacale da quanto non riesca a trovare un difetto o una lacuna.

Vi giuro, cari miei lettori, non fatevi scappare questo libro che ben si adatta sia a un pubblico giovane -grazie all’argomento trattato e la scrittura dell’autore- sia un lettore adulto che magari inizia a guardare il suo esser genitore con oggi differenti.

Alla prossima recensione, la vostra Ele