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Recensione di “I vestiti che non metti più”

Buongiorno cari lettori, stamani, mentre correvo con la mia fidata Nala, pensavo al libro che ho terminato ieri sera perché volevo immagazzinare ogni frammento e dettaglio di ciò che ho trovato in quelle pagine e che voglio -e spero- arrivi anche a voi.

I vestiti che non metti più” è una raccolta di racconti che possono esser letti a sé stanti, che possono apparire come scritti e descritti da persone sempre differenti ma che, da un altro punto di vista, possono evidenziare un unico vissuto narrato sempre dallo stesso protagonista che, come ognuno di noi, può aver vissuto molteplici emozioni, situazioni, dolori, crescite.

Ogni racconto trasmette davvero un senso di crescita ma anche di paura, di tensione e credo che sia corretto che avvenga ciò; ritengo che lo scopo di tutti questi racconti si possa fondere in un unico grande messaggio e solamente lasciando molteplici emozioni e sensazioni al lettore si può davvero scuoterlo e portarlo a riflettere e maturare.

Mi sono davvero appuntata molte informazioni e “scopi” man mano che leggevo i racconti ma, quando ero quasi arrivata alla fine, mi sono resa conto che il tutto -a mio modesto parere- si può sintetizzare in: 

  • -amore
  • -lutto
  • -scelte
  • -vita
  • -tempo

Ogni racconto parla della vita in ogni aspetto che può esser caratterizzante evidenziando come essa sia una scelta continua che genera reazioni e quanto i sentimenti, come l’amore tra partner o famigliari, sia una costante di tutto il nostro percorso che, ahimè, a causa della casualità, potrebbe finire prima di quanto noi pensiamo.

La vita, questo grande bagaglio che siamo noi stessi e che è fatto di ogni nostro vissuto, successo ed insuccesso, dolore e gioia, amore e odio, silenzio e dialogo, crescita e delusione, depressione e rinascita… la vita è fatta di episodi e forse dovremmo pensare e ricordare maggiormente ogni nostro pezzo di puzzle e riflettere, capire chi siamo e chi vogliamo essere, metterci in gioco, parlare, dialogare, confrontarci con chi amiamo e capire quanto tutto potrebbe finire in un batter di ciglia.

Godersi la vita senza dimenticare il passato per non trovarsi in punto di morte a scoprirsi pieni di rimpianti e con la sensazione di non aver vissuto davvero.

Dei racconti davvero intrisi di messaggi anche quando si trattava di testi brevi, molto ben descritti e scritti. Arrivano al lettore e lo lasciano sempre qualcosa che non se ne va dalla mente.

Si tratta di un libro che mi ha davvero sorpresa e faccio i miei più sinceri complimenti all’autore.

Alla prossima recensione, la vostra Ele