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Recensione di “Frammenti di me”

Ciao cari lettori, spero che il vostro week end sia solare e sereno ma prima di lasciarvi a questi giorni al confine tra primavera ed estate, condivido con voi una nuova recensione poetica.

“Frammenti di me” esprime già dal titolo che troveremo delle poesie che descrivono il giovane autore ma chi è Stefano Cirelli? In risposta vi lascio una sua poesia contenuta nella raccolta…

Questa raccolta poetica, anticipata da una prefazione scritta dall’autore, credo fermamente che rappresenti Stefano in quanto le sue liriche sono schiette quanto intime e sincere.

In molte di esse appare come se lui stesse parlando apertamente a un’altra parte di sé stesso quasi come se dialogasse con la sua anima come a spiegarle chi è e darle anche risposte.

Ritorna la domanda “chi è?” e questo è un fondamento di ciò che esprime.

Nelle sue poesie, egli si analizza e si paragona, cerca risposte sempre più articolate e incomplete arrivando molto spesso a porsi suddetta domanda e ponendona un po’ anche a tutti noi.

Mi ha stupita la presenza sia dell’aspetto religioso quanto scientifico e biologico; tre aspetti mentali spesso contranti e questo, se analizzato, porta a capire quanto Stefano (e, sinceramente, tutti noi) non sia una persona “sola” bensì composta da tanti pensieri, tante riflessioni, tanti punti di vista.

In queste liriche moderne compare costantemente anche la natura come quadro davanti ai nostri occhi, come punto di riferimento, come spunto di riflessione e valore immenso.

Altre predominanze riguardano l’amore e i sogni: l’amore descritto quasi sempre implicitamente o delicatamente mentre i sogni sono dominanti, schietti, ben esposti come a delineare l’importanza di sognare e non accantonare questo aspetto della nostra vita.

Molti spunti d’analisi in queste liriche giovanili, viscerali, fresche ma non stupide o semplici.

Si evidenzia la cultura dell’autore, la sua passione per la scienza ma anche per le emozioni più incomprese e accantonate.

Scopriamo chi sia Stefano ma, attraverso esso, possiamo arrivare a noi stessi e porci domande e scoprire cosa celino i nostri pensieri.

Alla prossima recensione, la vostra Ele