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Recensione di “Voci di donna da un quadro”

Buongiorno cari lettori e buona domenica.

Ieri, durante uno dei miei viaggi in treno, mi sono addentrata nel nuovo libro di Simone Consorti, autore di cui vi ho già parlato nei precedenti testi che mi ha affidato.

In questo caso si tratta di dieci racconti differenti che toccano differenti tematiche.

Tutto inizia con una storia ambientata in altri tempi ma con un riferimento attuale legato alla fisicità e all’obesità e al giudizio sociale che ne deriva. Un silenzio assordante dove regna il bullismo e che porta la persona a non riuscire a capire chi gli voglia veramente bene e necessita di una presa di coscienza riguardo agli sguardi e ai silenzi ricevuti.

Il secondo racconto credo sia uno dei più tosti e psicologici inseriti dentro questo libro tanto che quando si termina la lettura dello stesso è inevitabile ritrovarsi a riflettere.

I successivi due racconti racchiudono tematiche come solitudine, invidia, gelosia, ipocrisia e la mancanza di memoria verso atti abominevoli del passato che, pur di riuscire a ricordare, spesso necessitano di un mix di alterazione e verità.

Il quinto racconto forse è uno di quelli che più rispecchia alcune delle tematiche che si leggono più spesso negli articoli di oggi: droga, depressione, infelicità, uso delle persone per dei fini economici e revenge porn.

Nella seconda parte della raccolta troviamo gli abusi della chiesa verso alcune figure spesso indifese, i tumori che ognuna di noi vive a suo modo e, con molto realismo, anche la morte che spesso arriva con questa malattia.

Nell’ottavo racconto (da cui prende il titolo del libro), attraverso una serie di lettere di una carcerata, scopriamo l’essere meschini, l’abbindolare, il manipolare le persone.

I due racconti finali, in modi differenti, toccano culture differenti da quelle europee e come ancora oggi s’intreccino con noi generando anche razzismo, differenza, emarginazione e paura; il tutto concludendosi però con un sorriso che denota come la donna non sia succube o inferiore come spesso si associa ancora oggi… a prescindere dall’etnia o religione.

Si tratta di racconti molto coinvolgenti.

La scrittura di Consorti è fluida, scorrevole, ma non banale.

Ogni racconto è vivo, ben delineato e con una trama che ha tutti gli elementi necessari a sentirsi partecipi e dentro le varie storie.

Gli aspetti psicologici dei personaggi e il realismo sono ben espressi nei racconti e tutto questo rappresenta l’ennesima riprova della bravura dell’autore e della sua capacità narrativa.

Insomma, più conosco Simone Consorti attraverso i suoi testi, più lo stimo.

Voi cosa state aspettando?

Alla prossima recensione, la vostra Ele