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Recensione “A un ricordo da te”

Cari lettori, come passa il tempo e come tutto è legato ai nostri cari, a coloro che spesso ci hanno messi al mondo e cresciuto, a coloro che crediamo eterni ed invincibili.

E’ proprio dietro a questo senso di eterno amore che l’autrice libera le emozioni in poesia.

C’è un immenso amore per il padre e quel dolore legato a una delle malattie più debilitanti dal punto di vista emotivo e intimo: l’Alzheimer.

Mi sono immersa nel cuore e della sensibilità dell’autrice fin dalla prefazione che ne decanta l’immenso valore e non sbaglia.

Si tratta di poesie fortemente intimiste e sincere.

Sembra una melodia di un pianoforte che richiama le onde quiete del mare.

Le liriche sono soavi, delicate, pregne di emozioni che portano a piangere e, allo stesso tempo, nonostante il dolore racchiuso, sembrano piume che volano fino a posarsi nel mare calmo.

Credo sia immensamente difficile scrivere con tale delicatezza e finezza di emozioni così forti e personali legate ai ricordi e al dolore; credo sia altrettanto ostico metter a nudo la sofferenza e la paura, ma Selene Pascasi è così forte e viva da lasciare al mondo le sue liriche così sincere, diventa quasi un’icona nel dichiarare d’esternare ciò che si sente, di vivere i propri affetti, di godersi i momenti, di dar valore ai ricordi.

Seppur con le lacrime agli occhi, ho amato questa raccolta poetica che elogia i sentimenti e i legami più puri; mi sono rivista nella scrittrice e nelle sue emozioni; ho immaginato i suoi ricordi e i suoi momenti.

Credo che la poesia migliore sia sempre quella che riesce a scuotere, a smuovere quei sentimenti più nascosti, così reconditi da non volervi vedere.

Ecco, le poesie di quest’autrice sono proprio così… immensamente vere e sinuose come un’orchestra di violini e pianoforte.

Alla prossima recensione, la vostra Ele

 

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