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Recensione di “Amati o Amàti – questione di accento”

Cari lettori, eccomi qui da voi ancora una volta con una recensione di un libro che mi è capitato tra le mani mentre ero in vacanza in Sardegna…e come?

Tra un post e l’altro mi legge una signora che sta lavorando nel resort dove alloggio e mi accenna a questo libro dove c’è anche un suo racconto e così, sotto il sole, mi trovo tra le mani questo testo scritto da donne.

È proprio con il racconto di Sonia Genesini che inizia quest’avventura che mi porta dentro a dodici vite, dodici storie di donne, dodici spaccati differenti che hanno come filo conduttore l’amore.

 

Si inizia con il romanticismo e la sincerità, per poi proseguire attraverso vari estratti di vita, molti anche di dolore, dove è inevitabile resistere anche a delle lacrime ed è quasi scontata un’immedesimazione.

Io stessa mi sono quasi totalmente rivista in una delle vite racchiuse in queste pagine.

Si tratta di storie sincere, molto emotive, ricche di messaggi e di valore; tutte quante con una forza immensa e con un “io non sono sola” che, da implicito, diventa un abbraccio a un’altra donna, un’altra vita che sta percorrendo strade simili o ha percorso il medesimo tragitto e crede di esser l’unica.

Ci confrontiamo con stili differenti, con abilità di scrittura diverse e, a volte, con narrazioni che riportano ai discorsi e alle parole delle nostre mamme/nonne/zie. Non troviamo sempre una scrittura “professionale”, ma la verità di chi si è messo a nudo diventando messaggio e maestra vivente.

L’amore per se stessi è il fulcro principale e ciò che DEVE arrivare in primis al lettore perché da esso si estende tutto il resto, fino alla medesima parola ma con accento differente.

Insomma, cari amici miei, si tratta di storie di vita che diventano davvero una sorta di abbraccio collettivo e portano anche a riflettere su ciò che spesso si cela dietro a una vita, a un vissuto, a una scelta perché, a mio modesto parere, non è mai come sembra e c’è sempre un “mondo” che è visto solo da chi sta vivendo quella situazione.

Poi, non da meno, amare; gioire e apprezzare le fortune che abbiamo, ciò che ci circonda, gli affetti sinceri e i momenti con le persone che custodiamo anche nel cuore.

Si sa, scusate la modestia, che la maggior parte delle donne è capace di immense azioni e di empatia innata e, con questo libro, sono certa che arrivi tutto questo senza bisogno di tante riflessioni implicite.

Alla prossima recensione, la vostra Ele

 

2 commenti

  • Loretta

    Buongiorno, sono una delle coautrici di Àmàti. Vorrei ringraziarla della recensione che ha fatto del nostro libro, della nostra realtà. Un ringraziamento é poco, ma creda, viene dal cuore!
    Grazie cara Eliana la saluto con un forte abbraccio
    Loretta