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-72 e una nuova consapevolezza

Salve cari lettori, oggi non vi parlo di libri ne di scrittura ma di cambiamento.

Ho pensato molto se scrivere questo articolo e, in caso, cosa volessi trasmettere.

Alla fine, ho deciso di condividere con voi un pezzo importante della mia vita e della mia crescita.

Non so se tutto quello che scriverò sarà condivisibile, apprezzabile e corretto ma è semplicemente un lato di me che, se sarà d’aiuto anche solo a una persona, ne sarò felice.

Bisogna premettere che ognuno di noi ha un suo vissuto, ogni individuo è frutto del proprio passato e che ogni esperienza incide in modi sempre differenti da persona a persona.

Dopo questo preambolo, partiamo da un annetto fa, quando ero già a letto da un mese con tre protrusioni alla schiena e dei dolori lancinanti.

Oggi, 365 giorni fa, pesavo 145 kg ed ero la persona più sedentaria del mondo, o quasi.

Leggevo molto, ero una mamma presente però mi crogiolavo nei miei dolori e in ciò che ho subito, e non mi curavo… devo ammetterlo.

Poi, a novembre, ho iniziato a fare fisioterapia e lì sono iniziati i primi esercizi per la postura e il rinforzo. Così, dopo due mesi tra camminate lente saltuarie ed esercizi tre volte a settimana, mi sono resa conto di aver perso 17 kg.

Un evento, una svolta.

Allora potevo perdere peso!!!

Fatto 30, ho fatto 31 e ho chiesto al mio fisioterapista di guardarmi anche la spalla e la gamba perché qualcuno anni fa mi aveva detto che non potevo fare più sport a causa di alcuni traumi fisici.

E così ho scoperto l’ennesima serie di bugie perpetuate nel tempo e la bomba ha iniziato definitivamente a detonarsi.

È stato tremendo scoprire la totale realtà ma è stato altrettanto terapeutico perché mi ha dato un’energia e una forza immensa.

Il 27 febbraio 2021 ho contattato colui che poi è diventato il mio nutrizionista e ho dato il via alla fase più concreta del mio cambiamento che, dal punto di vista mentale, era già iniziato con il supporto del mio psicologo.

Oggi, 8 ottobre 2021, vi scrivo dalla mia scrivania, mentre dentro me sono spariti più di 72 kg… è già, sono esattamente la metà di com’ero e questo è un cambiamento che non si è ancora concluso e che non è più una dieta, un dovere, ma un volere e uno stile di vita differente.

Vi chiederete come mai condivido questo con voi e credo sia una domanda lecita.

Amarsi è un fondamentale nella vita di ognuno di noi (ed io mi amavo, o amavo una parte di me) ma è difficile quando ci si sente giudicati, diversi, anormali, abusati anche, bistrattati.

Bisogna partire dal fatto che una persona non è obesa, anoressica o bulimica perché gli piace, perché lo vuole; c’è sempre del dolore dentro, del vuoto, degli abusi, del bullismo, del giudizio feroce.

Il primo passo è farsi aiutare da chi di competenza, affiancarsi a uno psicologo che sappia prenderti per mano e scendere nella parte più buia del proprio passato e fartici affondare dentro perché non puoi uscire da quel baratro se non affronti il dolore e, devo ammettere, che fa davvero male farlo ma quando inizi il cammino di risalita, beh… capisci che ogni lacrima affrontata, ogni visione faccia a faccia con il male, ha avuto un perché e la forza che ti trovi a scoprire in te stessa è davvero immensa e nessuno te la potrà togliere più.

Pari passo, la volontà… è inutile fingere che ce la possiamo fare solo per via della salute o perché ce lo dice un medico o la famiglia. La volontà fa la differenza.

Capire che potevo fare sport e che, con l’aiuto concreto di un nutrizionista, potevo alimentarmi in modo sano nonostante le mie allergie, è stata la svolta più grande.

Da febbraio ad oggi credo di non essermi allenata solo per una ventina di giorni scarsi sparsi in questi mesi e non perché dovessi fare attività, ma sto bene ed è immensamente gratificante scoprire che il proprio corpo ti è amico, forse il migliore che esista in questo frangente.

Siamo sinceri, il corpo cambia -non sempre senza conseguenze- e per una donna non è semplice perché gli ormoni danzano all’impazzata (soprattutto se soffri di endometriosi e ovaio policistico) tanto che sono alla terza cura ormonale e spero funzioni finalmente; ma ti vedi più femminile e più sicura di te.

E così, tra un’insalata e l’altra, tra una camminata e degli addominali, tra un sorriso e una lacrima, ora mi trovo in una taglia 46 (ero una 60), 72 kg persi, un corpo nuovo e una nuova me.

L’energia che è scaturita, l’amore verso me stessa, la forza che sento di avere (con i miei soliti alti e bassi) è un traguardo che diventa una costante.

Ci sono sguardi che si posano su di me non riconoscendo la persona che sono, taluni credono che abbia preso scorciatoie come interventi di restrizione dello stomaco, palloncino o altro (ammetto di averci pensato) ma la soddisfazione di sapere che ci sono riuscita da sola è qualcosa di impagabile e che mi ha fatto davvero scoprire cosa significhi amarsi.

Quando mi guardo allo specchio mi rendo conto che sono diversa fisicamente ma, allo stesso tempo, mi vedo uguale perché ciò che è davvero cambiato è la mia mente, la mia volontà di rispettarmi e richiedere rispetto.

Chi mi ha bullizzata, umiliata, mentito, abusata (e chi fa tutto questo con moltissime altre persone) non sa amare, non ha cuore ne conosce il valore dell’anima.

Perché ognuno di noi, in primis, va guardato dentro e io so che il mio lato emotivo non è mutato ed è normale che scaturisca la rabbia perché ora “sei finalmente bella” solo perché rientro nei canoni quando bella lo potevo essere (e lo ero) anche prima.

Forse ho scritto infinite frasi che sono senza filo conduttore, forse quasi egocentriche (se è così me ne scuso) ma volevo condividere con voi un pezzo di chi sono ora e ho voluto farlo perché non sono l’unica che ha vissuto l’obesità o altre patologie. So che purtroppo ci si sente soli, deboli, incapaci di uscirne, di trovare una soluzione e di amarsi.

So quanto sia doloroso prendere delle decisioni drastiche verso i legami che si credono doverosi e mettersi in gioco con se stessi… anche ora che scrivo ho le lacrime agli occhi proprio per questo, ma il battito del proprio cuore ha un valore immenso ed è giusto trovare la capacità di darci amore.

Questo mio percorso è un continuo divenire e non so dove mi porterà; credo di avere ancora tanta strada da fare ma ora so che ci posso riuscire e che non sono sola perché chi mi voleva bene prima, me ne vuole anche adesso e mi è stato vicino lungo tutto questo percorso.

In tutto questo anno credo di esser stata fortunata perché ho tagliato “le mele marce” che mi opprimevano, ho iniziato la fase di cambiamento più radicale e ho scoperto chi tiene a me davvero.

Senza mio marito, mia figlia che lo sgrida quando prova a “buttarmi sulla cattiva strada”, mia suocera, il mio psicologo, il mio nutrizionista e le mie amicizie più sincere (alla mia Leti un immenso Grazieeee per essermi vicina come medico ma soprattutto come amica sincera) credo che tutto sarebbe stato più difficoltoso.

Cari lettori, sappiate che nessuno è solo e che la battaglia contro il dolore e il cambiamento non deve avvenire per forza in solitudine e come una guerra ma un percorso che vi donerà nuove riflessioni e consapevolezze.

Spero che queste mie parole possano dare forza a chi sta affrontando un momento difficile verso il proprio corpo o l’anima, e possano anche solo far capire a molti che tutti abbiamo le nostre battaglie e coloro che hanno una fisicità differente stanno parlando anche attraverso il loro corpo e probabilmente stanno solo cercando aiuto e comprensione.

Nessuno è fondamentalmente solo e tutti noi, con un po’ più di empatia, possiamo fare la differenza verso noi stessi e gli altri.

Grazie per il tempo che avete dedicato alla lettura di questo aspetto di vita e un abbraccio grande, la vostra Ele

4 commenti

  • matteo

    Bravissima, ci sei riuscita molto bene e senza interventi chirurgici… cosa importantissima.

  • Kuno

    Quello che vedono gli altri è solo il risultato di un grande cambiamento interno, hai imparato ad avere rispetto di te stessa, la perdita di peso ne è stata una conseguenza tangibile ma che è stata possibile proprio grazie alla tua determinazione. Volersi bene è proprio uno stile di vita, farsi rispettare è di conseguenza rispettare se stessi. Sono molto fiera di te amica mia.

    • Elenia

      Ci siamo conosciute pochi anni fa ma sin da subito mi hai aperto il cuore. Siamo due opposti in tanto ma ciò che non smetterò mai di pensare è che è stata una fortuna incontrarti.
      Sei la persona più sincera e vitale che conosca e mi sei vicina sempre, ti voglio bene tesoro