Recensioni in collaborazione con Temiladonnachelegge.it

Recensione di “Retro schermo”

Buongiorno amici, ed eccoci qui con una nuova recensione nata sempre dalla collaborazione con Maria Perillo, la mitica temiladonnachelegge.it ed oggi condivido con voi una raccolta poetica.

Ho deciso di avventurarmi in questo profondo libro per via del titolo che mi ha fatto venire in mente subito un qualcosa di tecnologico, fittizio, falso e forse blasfemo e devo dire che forse un pochino c’ho azzeccato.

Partiamo dal presupposto che questa casa editrice si può vantare sempre d’aver autori profondi, completi, complessi e colti; queste qualità si confermano anche con questo poeta, Mauro Barbetti.

Dopo questa premessa direi di farvi leggere la prima poesia di questa racconta perché delinea parzialmente ciò che troveremo proseguendo la lettura e, a mio modesto parere, caratterizza anche molti di noi oggi anche nel privato.

Mauro Barbetti ha una penna precisa, lessicalmente colta e profonda.

Le sue poesie sono studiate, mirate, precise e schiette ma senz’apparire saccenti o fredde.

Nei suoi testi delinea la falsità e le omissioni che, attraverso gli schermi di oggi, dilagano riducendoci ad amebe in perenne attesa che siano gli altri a dirci cos’accade, come avviene e, di conseguenza, cosa pensare.

Delinea anche il nostro guardare senza osservare, la nostra incapacità di andare nel profondo, di difendere, di denunciare o semplicemente d’avere un nostro pensiero individuare che possa anche discostarsi da quello comune.

In un certo senso credo che molti di noi siano diventati loro stessi degli schermi dimenticando la soggettività, l’indipendenza, la libertà.

La verità… questa rarità.

Quanto di vero c’è?  Quanta sincerità hanno le persone? E i politicanti? 

La verità è come un animale raro che si fatica sempre più a trovare o anche solo a percepire e Mauro lo spiega sapientemente, lo evidenzia, lo imprime attraverso le sue poesie che puntano il dito, che dichiarano, che portano a riflettere.

Mentre leggevo questo libro mi trovavo seduta sulla mia poltrona in camera e sopra di me giaceva spenta la televisione; forse è stata questa ubicazione casuale ad aver creato l’associazione inevitabile ma sinceramente credo di no.

Siamo persone teoricamente senzienti ma, sia nei monitor, sia nella vita, aspettiamo sempre che siano gli altri a prendere le redini della nostra vita, a condurre il gioco ma è questa la vita?

Insomma, si sa che la poesia serve inevitabilmente a riflettere ma ci sono stili, modi, tecniche differenti e a volte si trova a non capirne il messaggio; Retro schermo non è una raccolta poetica per tutti, devo esser sincera, ma una mente matura, profonda e libera saprà di sicuro cogliere ogni  particolarità.

Ed ora, cliccate qui sotto e non fatevi sfuggire questo profondo gioiello:

Un abbraccio

La vostra Ele

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