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Recensione di “Gli aspiranti acrobati”

Buongiorno amici miei, eccoci qui con un’altra recensione tutta per voi. 

Questa storia è ambientata nell’Italia tra gli anni ‘80 e ‘90 dove Giulia, una giovane adolescente, racconta questi anni di crescita tra amori, amicizie e cambiamenti sociali. 

Con lei le amicizie di sempre e quelle nuove; le prime pene d’amore e il confronto tra generazioni ma anche tra modi di vivere. 

 

 

Ieri mi sono concentrata su questo libro mentre la musica -e le mie tre bestioline- mi facevano compagnia nel lettone. 

Ascoltavo Vasco, Venditti, Battisti e Ligabue, quasi come l’autrice ne parlava nel testo ma la cosa strabiliante è che non lo facevo appositamente. Mentre leggevo pensavo “qui ci sta bene Vasco” o “ascolterei Venditti durante questo capitolo” e immancabilmente, alla pagina successiva, la protagonista citava quel cantante. 

Dopo questa piccola parentesi, torno al mio giudizio. 

Giulia ci racconta la sua adolescenza amorosa ma anche quella delle sue amiche; delle sue sorelle per scelta, così facendo pone in evidenza molti aspetti differenti. 

Ripercorre anni di cambiamento sociale e storico mostrandoceli con gli occhi degli adolescenti di allora; un punto di vista spesso dimenticato sia prima sia adesso. 

Roberta ci parla dei drammi adolescenziali, dei primi amori, delle prime delusioni e di quel cambiamento che noi adulti, nonostante il nostro averlo vissuto, ci dimentichiamo e sottovalutiamo. 

Ma non si ferma qui… narrandoci la “classica” vita di quegli anni -senza cellulari, smart tv, internet, uber e molto altro- pone in evidenza a noi adulti ma soprattutto ai giovani di oggi, quanto sia facile la loro vita nel 2020. 

Quante “comodità” abbiano e quante possibilità. 

State bene attenti però, non ho scritto che sia un’evoluzione positiva e sinceramente ritengo che anche l’autrice la veda un pò nello stesso modo. 

 

 

I drammi d’amore sono rimasti forse gli stessi di 30 anni fa, con le stesse dinamiche affettive, ma tutto il resto è più freddo, asettico, frivolo. 

Siamo interconnessi h24 ma quanto lo siamo davvero? 

Invidio sinceramente le lettere tra Giulia e le sue amiche. Le telefonate solo una alla volta e le attese. 

Ora siamo pronti ad aver tutto subito e senza un reale desiderio, senza un’attesa che faccia capire l’intensità di un sentimento (amichevole o d’amore che sia).

Oggi sentiamo le nostre amiche anche solo per informarle di esser andate in bagno ma in verità quanto sappiamo di loro? Quanta reale fiducia e confidenza c’è? 

Forse sono negativa (come sempre), ma il testo di Roberta parla d’amicizia vera, profonda, intensa e davvero forte. 

Un’amicizia dove affronti i drammi (adolescenziali ma anche adulti) consapevole di aver di fianco una persona che ti conosce, ti sostiene e ci sarà sempre. 

 

 

Un’amicizia che porta a scrivere un diario condiviso perché non ci sono segreti, non ci sono gelosie…possiamo dire lo stesso anche oggi? Sinceramente credo di no. 

Roberta ci parla anche di legami famigliari che oggi vengono dimenticati; ci parla di sacrifici e di marachelle giovanili, delle delusioni e del non sentirsi parte di qualcosa. 

L’autrice sottolinea quanto fosse difficile anche rischiare di entrare nelle compagnie sbagliate magari semplicemente seguendo un amore adolescenziale. 

Funamboli tra i grattacieli dell’infanzia e dell’età adulta in precario equilibrio tra giusto e sbagliato, tra chi erano e chi vogliono essere. 

Questi sono i giovani degli anni ‘80 e ‘90 ma di sicuro anche quelli di oggi che forse si trovano ad esser più ricchi di tecnologia e possibilità ma più poveri di amicizie sincere e sostegno. 

A far da cardine a questo romanzo c’è il dialogo: il dialogo tra amiche, tra genitori e figli (nel giusto mezzo), tra fidanzatini.

 

 

Un insegnamento alla crescita anche per i giovani 2.0 ma anche una carezza sulla guancia perché le sensazioni degli adolescenti di ieri e di oggi sono sempre le stesse e Roberta gli abbraccia tutti quasi dicendo che andrà tutto bene, che magari si soffrirà, si sbaglierà, si combineranno guai, ma poi si cresce e tutto si affronta e supera. 

Un romanzo ambientato in un momento storico delimitato ma che può esser esteso ad oggi. 

Un testo per i giovani ma anche per i genitori che spesso dimenticano cosa possono passare i loro figli. 

Insomma, un libro per tutti. 

Ecco amici miei, ora tocca a voi. 

Un abbraccio 

La vostra Ele