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Recensione di “Berlino – Il luogo dell’anima”

Ciao a tutti, eccoci con un’altra recensione per voi. Oggi facciamo un viaggio, andiamo a Berlino; visitiamo questa città con gli occhi di Nadia partendo dalla caduta del muro e scoprendo quindi il cambiamento di questa città, della popolazione e anche della struttura stessa. 

Nadia ci apre il cuore verso questa città che glielo ha rubato.

Ci parla di come si è emozionata la prima volta e di tutte le volte successive.

Ci racconta i particolari che nessun turista potrebbe mai vedere e che magari ci metterebbe anni e anni a notare.

Ci fa entrare in viette, quartieri, pezzi di storia che spesso non ci insegnano a scuola ok normale vacanza non ci concederebbe di vedere e nemmeno di notare.

 

 

Mentre continuavo a leggere il libro e a sfogliare le fotografie mi sembrava di essere seduta a un tavolo di casa con una cioccolata calda davanti e Nadia seduta di fronte a me mentre mi raccontava le sue esperienze a Berlino trasmettendomi ogni emozione attraverso i suoi occhi innamorati che si percepiscono anche solo leggendo questo libro.

Sembra un discorso tra due persone dove il lettore fa delle domande implicite a cui Nadia prontamente risponde; è talmente scorrevole che le ripetizioni (che con un editing renderebbero perfetto questo testo) scivolano via facilmente proprio per questa sensazione di trovarsi di fronte a un dialogo e non a un testo.

Perché questo libro è un monologo dell’autrice dove ci mostra la passione per questa città, l’amore e il bisogno di trovare un luogo. Tutto descritto nei minimi dettagli e correlato di alcune sue fotografie che enfatizzano e completano ciò che viene descritto.

Un “posto” che ci faccia stare sereni, protetti o forse semplicemente accettati. 

In un certo senso lei ci fa capire quanto sia importante avere un posto di pace dove i problemi prendano una dimensione diversa e io voglio convincermi che Nadia voglia insegnarci che, Berlino, Milano, Torino, New York, Tokyo o  Sydney che siano, il posto tante volte non è dove nasci e/o dove cresci ma può essere lontano chilometri e comunque farti sentire a casa. 

 

 

Di sicuro ci mostra quanto lei ami Berlino e quanto rappresenti per l’autrice ma ritengo voglia esortarci anche a viaggiare e a scoprire mondi nuovi.

Non so dove porterà il prossimo libro di Nadia che spero di leggere ma sono certa che questa emozionante e personale “guida turistica” di Berlino mi hai fatto incuriosire verso una città nuova per me. Una città che non conosco e che forse senza questo libro mai avrei potuto vedere e scoprire realmente. 

Non so quando la visiterò ma di sicuro “Berlino – Il luogo dell’anima” mi accompagnerà in quello che sarà il viaggio e la scoperta di una città che senza le parole di Nadia mai avrebbe visto così tanta luce perché spesso ci fermiamo a vedere le ovvietà nei luoghi come nelle situazioni ma tante volte dietro l’angolo si trovano posti ed emozioni più belli. 

Un abbraccio 

La vostra Ele

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