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Recensione “L’attimo lungo dieci anni”

Buongiorno cari lettori, oggi voglio parlarvi di un racconto che mi è stato affidato.

Ci troviamo nel giugno del 1981 dove un gruppo di bambini che vive nello stesso condominio si ritrova a giocare insieme come da tradizione. È in quel frangente che, per i classici e puerili screzi, la comitiva si riduce a soli due bambini che stipulano un patto di sangue sotterrando anche il loro tesoro. Purtroppo, il giorno seguente, questo bottino è sparito e l’additare l’altro come colpevole allontanerà anche gli ultimi due bambini; solo dieci anni dopo verrà a galla la soluzione di questa misteriosa sparizione.

Simone Consorti ci riporta nel passato, in quegli anni dove un condominio era quasi un paese dove le famiglie si ritrovavano, dialogavano e, soprattutto, i bambini si conoscevano tra loro e giocavano insieme costantemente intessendo quelle che poi sarebbero state (a volte) le amicizie della vita.

In questo racconto c’è la disgregazione dovuta ai classici e infantili (giusti per i protagonisti e per la loro età) problemi, per le regole della banda e per le gelosie dovute a quella fase preadolescenziale che crea i primi amori ed i primi asti.

In questa situazione succede un fatto atroce, il bambino che cade nel pozzo artesiano e che fagocita l’attenzione di tutti, bimbi compresi, sancendo inevitabilmente un cambiamento: da quel momento in poi i genitori si preoccuperanno subito se un bambino non salta fuori a nascondino.

E’ qui che la voce narrante, uno dei protagonisti, descrive la fine della sua amicizia con l’amico che tanto sentiva vicino.

La vita va avanti ma senza dimenticare quella vecchia amicizia finita per la sparizione di un potente tesoro ma, complice un funerale, si scopre la verità… e tutto cambia.

Con delicatezza e bravura, l’autore narra riuscendo a trasmettere tutte le sensazioni tipiche dei bambini e arriva al lettore coinvolgendolo e creando una sorta d’empatia verso quel nostro lato spesso dimenticato.

In poche e calorose pagine riuscivamo a capire quanto siano grandi i valori dell’amicizia e il sostegno reciproco, l’aiutare.

Personalmente, ho trovato molto dolce e realistica la storia narrata e sarei curiosa di leggere un proseguo che sveli cosa succede ai due amici perché sono curiosa ma anche speranzosa.

Le amicizie sono davvero qualcosa di meraviglioso e non hanno una data di scadenza; ci possono esser incomprensioni, litigi, differenze, ma un patto rimane sempre “attivo”.

Complimenti all’autore, un racconto delicato, carezzevole, dolce seppur trattando di differenze, dolori, problemi e tragedia; il tutto con delle delicate illustrazioni.

Alla prossima recensione, la vostra Ele