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Recensione di “Triticum”

Ciao a tutti, eccoci qui con una nuova recensione.

Anche oggi parleremo di poesia, quel mondo delicato e vero dove tutto diventa unico.

Mi sono dedicata a questo libro con immensa delicatezza per via della prefazione che lasciava presagire una quiete immensa e questo ha reso la lettura ancora più sublime.

L’autore divide il suo libro in tre “tappe” che in fondo rappresentano il percorso di una vita:

-in “Semina” troviamo letteralmente le basi della vita, quel guardare il mondo per trarne spunto e creare il nostro pensiero, il nostro punto di vista, le nostre prime scelte;

-proseguendo con “Mietitura” ci addentriamo nel vivo della nostra vita, nel centro di tutto ciò che ci appartiene. S’innalza il valore della consapevolezza, delle emozioni, dei legami affettivi, della passione e anche del dolore.

-concludendo con “Spigolature” ci confrontiamo con le nostre riflessioni, sulle paure del domani, della morte e su una sentenza di certezze e caratteristiche.

Questa raccolta poetica che utilizza la figura del grano come punto cardine, ci confrontiamo con noi stessi e ci mettiamo in discussione.

L’autore, utilizzando la natura come esempio, come mezzo, come perno e guida, ci descrive se stesso, le sue emozioni e la vita stessa che accomuna ognuno di noi.

Evidenzia l’importanza di ciò che ci circonda, la possibilità di vedere tutto sotto altre prospettive, il significato di ciò che ci abbraccia ogni giorno.

Dona un’anima concreta a ciò che molti di noi spesso disprezzano o sminuiscono.

Sprona a vivere di cuore, di sentimenti senza dimenticare la storia e il passato comune e anche individuale.

Sinceramente ho amato ogni lirica ma “Albero d’autunno” mi ha letteralmente forgiato il cuore.

E’ una poesia unica, intima ma stellare.

Vinicio è delicato, leggero, sognatore e scrutatore dell’anima e della vita stessa.

Nasce un senso di pace e di consapevolezza sia delle difficoltà della vita quanto dell’importanza di trovare io nostro ruolo, il nostro posto in essa.

Insegna a resistere alle intemperie della vita e della società stessa dichiarando come stia a tutti noi dare il giusto valore, le possibilità, le accettazioni.

L’autore si mette a nudo senza remore e, tra metafore e similitudini ineccepibili, crea immagini sublimi che ti portano davvero a vedere ciò che lui descrive minuziosamente e poeticamente.

Un viaggio metaforico che si concretizza in ogni lettore e che s’addentra anche nei cuori più spenti.

E’ difficile oggi giorno trovare poesie intime ma così “comuni” a molti di noi.

Sarà che io, come l’autore, amo l’acqua in ogni sua forma, ma devo ammettere di aver davvero adorato la sua poetica e tutto ciò che le sue liriche mi hanno lasciato.

Un inchino a questo poeta laziale che dimostra amore, vita, delicatezza, altruismo e sincerità.

Alla prossima recensione

La vostra Ele