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L’amicizia inaspettata

Ciao amici, come va? Ho da poco pubblicato un’intervista ma oggi vorrei parlarvi anche d’altro o meglio, vorrei condividere con voi un mio pensiero.

In questo ultimo periodo mi trovo spesso a pensare all’amicizia; alle infinite strade che ci portano a legare con delle persone e instaurare con esse un rapporto stretto, di fiducia, di serenità.

Chi mi conosce, chi ha letto il mio primo libro, sa cosa penso di quest’unione, di questo legame che molti oggi prendono sottogamba; a voi è nota anche la forte amicizia che mi lega alla mia Monica, la mia amica per antonomasia, la mia costante dal liceo; quel profondo affetto che supera i chilometri che in questi anni ci stanno dividendo…una distanza fisica ma non nel cuore (Moni…ti voglio un mondo di bene!).

Ma in questa vita che ormai mi ancora alla mia Brescia, la città che amo e che mi ha accolto portandomi a sentirla mia fin dai primi mesi, ho potuto incontrare e conoscere tante persone: tante brutte ma tanta belle.

Tra queste ce ne sono che persistono, che s’incastrano nella mia vita di tutti i giorni e che magari sono entrate piano piano, un passo alla volta, nella mia anima e nel cuore dove hanno trovato la vera mia delicatezza e dinamicità e tanti tanti miei difetti.

Poi ci sono persone che entrano di getto, che arrivano nella vita per caso, per un incontro fortuito e diventano la “famiglia” (concedetemo vi prego!) che ho sempre desiderato.

Una cena fuori e poi tutto prende il via come un kart pronto a partire appena il semaforo diventa verde; come un aereo già pronto sulla pista di partenza.

Ecco, ci sono anche quelle amicizie che entrano nel profondo subito, che sembrano esser nate anni fa e forse per questo sono le più belle.

Riesci ad esser te stesso senza problemi, ti mostri per come sei, ti confidi, ridi, scherzi, fai lo scemo anche e tutto trova senso perché non ci sono barriere, non ci sono giudizi ma solo confronti e risate.

Non fraintendetemi, essere amici non significa andare sempre d’accordo o avere la stessa opinione; esser amici significa confrontarsi liberamente e rispettare anche le decisioni e opinioni differenti ma soprattutto significa non aver paura di mostrarsi per come si è mostrando anche la parte più intima.

Ecco, io in questo periodo credo di aver trovato due amici che incarnano proprio questo; due persone con gli occhi colmi di emozioni e di sincerità; due “tizi” dove sostegno, ilarità, infantilità anche e tanta armonia regnano incondizionate!

Due amici, i primi in assoluto dopo mia figlia e Miky, che mi hanno sentita cantare (evento unico nel suo genere); ve lo dico perché se io ho cantato davanti a loro significa che davvero mi sono sentita libera di poter esser me stessa e di mostrar loro ogni aspetto della profonda Ele che di solito tengo nascosto agli altri per timidezza o insicurezza o semplicemente per timore di giudizio.

Quindi lettori miei, forse un po’ egocentricamente, volevo condividere con voi questo mio bel incontro che sinceramente riscalda il cuore dandone una nuova connotazione.

Auguro davvero a tutti voi di avere degli amici come questi due pazzi che si sono avvicinati a me e alla mia tribù fatta da un marito pazzo, una figlia che non è da meno, due cani rompiscatole e ovviamente me!

Auguro a tutti voi di trovarvi a vostro agio con delle persone, degli amici, a cui senti di poter dire tutto; ridere, cantare, piangere, confidare, condividere e soprattutto crescere insieme!

Oggi, mentre Bublè risuona nelle mie orecchie, voglio rendervi partecipi di ciò e magari sapere cos’è per voi l’amicizia e se avete anche voi amici come i miei…

Un abbraccio a tutti voi amici, conoscenti e fidati lettori.

La vostra Ele

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