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”L’altra donna” dove vino, cibo e armonia creano la perfezione

Il vino, come voi sapete, é una mia grande passione. 

Mi piace scoprire cantine del territorio, quelle vere dove la terra e le piante sono rispettate e amate. 

Era un pò che volevo bere e conoscere “L’altra donna”; una cantina piccola, in cima al monte, dove Marco, Katiuscia e tutto il resto della famiglia,  si dedicano alla vigna e ai sapori del territorio. 

Ieri sera, finalmente, sono riuscita a sedermi ad un loro tavolo in terrazza, potendo ammirare tutta la costa versiliese e il mare che dava il benvenuto alla sera, e poi, alla notte. 

Ho bevuto tre loro vini diversi e tutti eccellenti. 

Succo d’uva puro e naturale. 

Vini sapienti, onesti, molto ben fatti e di nicchia proprio perché autentici e rari. 

(Dopo aver parlato delle tre bottiglie bevute, proseguo con il cibo… e che cibo!)

Strinatino metodo ancestrale 

L’uva che lo compone si colloca in delle vigne lungo su una sponda generosa del loro vigneto, situato sulle colline della Versilia storica con esposizione sud-ovest, che dà un Vermentino vicino alla purezza con profumi intensi e decisi. Per apprezzare al massimo le sue tipiche note aromatiche e fruttate hanno deciso di farne un vino abboccato di 12,5 gradi.

Dopo una parziale fermentazione spontanea senza lievito (ancestrale sulle bucce), viene messo in acciaio.

La fermentazione viene arrestata per poi farla ripartire naturalmente in bottiglia.

Strinato Nero Zero Solfiti

Questo vino nasce dall’assemblaggio dei vitigni di Merlot e Vermentino Nero, che varia a seconda della miglior resa stagionale dei due vitigni. Per esaltare le peculiarità dello Strinato Nero, la fermentazione è svolta con macerazione sulle bucce e successiva sosta sui propri lieviti fino all’imbottigliamento previsto nei mesi di marzo/aprile.

Passito di bugia

Passito realizzato con uve di vermentino selezionate a mano in piena maturazione.

Realizzato con uv di vermentino selezionate a mano in piena maturazione, pigna per pigna, e messe in cassette areate, che la sera, a fine vendemmia, vengono accuratamente stese su graticci e lasciate riposare per due mesi nella barricaia del nostro agriturismo, lasciate appassire dal vento marino alla dolce temperatura del periodo.

Viene imbottigliato in bottiglie da 375 cl, non fa legno e si apprezza già dopo due anni dalla vendemmia.

L’hanno dedicato al bisnonno Lorenzo, che amava questa tipologia di vino.

E il cibo? 

Cenare da Marco, Katiuscia e i loro ragazzi, ha significato fare un percorso lungo il territorio. 

Partendo dalla mitica pappa al pomodoro e degustando il pinzimonio a km0 fino a due primi totalmente differenti tra loro e stupendamente squisiti entrambi. 

E se parliamo delle carni? 

Che si tratti di affettati, ragù o ciccia… credo di non aver parole a sufficienza per descrivere la bontà e l’altissima qualità riscontrata. 

Materie prime stagionali, fresche, di ottima qualità e che spesso molti non sono più abituati a mangiare. 

Come nell’ambito vitivinicolo, anche nella gastronomia, la filosofia sono il rispetto e l’amore che arrivano fino all’ultimo boccone. 

Il tutto condito letteralmente con un ottimo olio ma, sinceramente, le altre due chicche di questo luogo sono proprio la geolocalizzazione. Una location curata, elegante, concreta inserita in mezzo alla vigna, con una vista da lasciare il fiato e che ti porta a incantarti davanti a quel panorama e, non da meno, l’accoglienza e il modo famigliare e cordiale che tutti loro hanno con i clienti.

Insomma, non ho paura ad ammetterlo, ho trovato un nuovo posto del cuore. Concreto, reale, sincero e veramente valido. 

Non fatevelo sfuggire… vale tutta la strada da fare e moltoooooo di più!

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  • Via strinato
  • Serravezza

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