Wine

Cantina Il Grop… vini d’identità

Cari lettori, lo sapete, non sono una che si mette a scrivere molto sui vini. Non sono una tecnica, non sono una produttrice, non sono una sommelier.

Una mia caratteristica, però, è amare il vino.

Il buon vino.

Ma c’è altro. 

Io amo quelle realtà che mi entrano nel cuore. Che racchiudono amore, storia, fatica, passione e attenzione. Quando mi trovo di fronte a questo e molto altro, mi viene spontaneo condividere con voi più di qualche foto, di qualche spunto. 

Oggi è uno di quei casi in cui non basta pubblicare degli scatti… ma andiamo per ordine.

Qualche settimana fa, durante Vinifera, grazie a un produttore e amico comune, ho conosciuto due fratelli: Paolo e Giuseppe.

Due uomini dal sorriso sul viso, dagli occhi che trasudano passione per il mondo del vino, dalle parole che trasmettono competenza, voglia di esprimere una filosofia, conoscenza del proprio territorio e di ciò che rende il vino un ottimo prodotto… e tutto parte dalla loro vigna.

Così, tra calici e risate, iniziai a scoprire la realtà della Cantina Il Grop, sita a Cedegolo, in provincia di Brescia, nella mia amata Val Camonica.

Questa cantina nasce nel 2021 proprio dalla loro passione per la vigna e il loro territorio ripristinando delle vecchie vigne dei merlot.

Dalla ricerca e dal rimboccarsi le maniche, nascono i loro vini che trasmettono la loro idea di una viticoltura sostenibile e rispettosa in ogni sfaccettatura.

Quando conobbi questi due fratelli, ebbi l’occasione di assaggiare i loro vini “Pietralimone” e “Stortachiodi”, rispettivamente un vino bianco 100% chardonnay e un vino rosso composto da un assemblaggio di 85% Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc.

Vini che mi hanno colpita e appassionata subito.

Oggi, insieme a Devid (produttore del “Sunset”, un passito di Souvigner Gris che vi invito a scoprire), ho avuto l’opportunità e il piacere di varcare la soglia della loro cantina, ubicata al piano terra della loro casa di famiglia.

Appena varcata la soglia la prima cosa che mi ha colpita è stata la veridicità di quei locali, la storia di quei muri, le volte, la dedizione e l’attenzione con cui hanno gestito gli spazi e le modifiche future attraverso le quali amplieranno quell’area senza disarcionare la storia di quel luogo.

Vi basti pensare che una delle stanze è una vecchia fucina con una parete rocciosa dalla quale sgorga acqua… un’area poetica e ricca di vissuto.

Il secondo aspetto è stato poter ascoltare la loro storia, la motivazione che gli ha portati ad alcune scelte, leggere la loro passione attraverso il loro sguardo luminoso di fronte alle emozioni riguardanti anche la scelta dei nomi dei loro vini…anche di quelli che scoprirete più avanti perché non sono ancora in commercio. 

E poi c’è il prodotto…il vino. Quel nettare che tanto amo e che loro fanno davvero con grande attenzione, diligenza, cuore e studio.

Rispettano ciò che la terra gli dona trattandola come si deve e, di pari passo, si adoperano in cantina.

Credo che due delle parole fulcro della loro realtà siano RISPETTO e QUALITA’.

Sono onesta… ho assaggiato delle basi e dei vini che non mi aspettano. Mi hanno colpita proprio per profumo e, poi, per esplosione al palato; ognuna con caratteristiche differenti e ben delineate. Ognuna con un carattere e un’espressione di grande qualità, come “Notte ad Harlem” di Allevi: suadente, delicata ma, perfetta ed espressiva.

Insomma, potrei dilungarmi ed esprimere altri apprezzamenti per la Cantina Il Grop ma, sinceramente, non sarei mai in grado di descrivere in modo completo la loro realtà e la qualità dei loro vini ma, sappiate che le loro creazioni parlano da sole, a tutto tondo.

Grazie ancora a Beppe e Paolo per avermi aperto le porte della loro casa perché dove c’è passione e cura c’è veramente casa, metaforica e fisica.

https://www.cantinagrop.com